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L'albero

L'autobiografia di un faggio

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Tronco grigio è un faggio di montagna. Ha superato i quattro secoli di vita quando inizia a raccontare la sua esistenza e quella del suo bosco, storie fatte di ritmi naturali e calamità, coraggio e destino, in un’alternanza fra gioia e dolore, nella quale la natura non si arrende mai.

Un romanzo narrato dal punto di vista degli alberi, esseri longevi, meravigliosi e così diversi da noi; però, in fondo basta solo cambiare la prospettiva per scoprire che proprio gli umani potrebbero essere quelli “strani”, ormai incapaci di comunicare con l’ambiente che li circonda, di cui si sentono soltanto i dominatori.

Un romanzo che dà voce alla natura così com’è, senza inventare quasi nulla, se non la capacità degli alberi di comunicare fra loro e provare sentimenti. Un’ipotesi che, forse, potrebbe avere un suo fondamento di verità.

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Il primo volume di "L'anima della Montagna"

Questo romanzo è ambientato da qualche parte fra le montagne.

Potete immaginare il faggio Tronco Grigio e il suo bosco sulle Alpi fra Svizzera, Italia e Francia, ma anche in Austria, in Nuova Zelanda, o altrove, se le descrizioni vi ricorderanno luoghi che conoscete: tutto ciò che vi serve sono alte montagne, boschi - boschi misti e faggete – un villaggio giù nella valle e, molto molto lontana, l’ombra di una città.

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