Non è stata colpa nostra, ma la colpa l'hanno data a noi
Settembre 1993: l’alluvione colpisce una vallata alpina.
2024: dopo oltre trent’anni, Bröwa trasforma in romanzo avvenimenti di cui fu testimone diretto, ma che finora gli erano sempre parsi troppo collettivi per essere raccontati da un unico punto di vista.
Da scrittore della montagna qual è, affida il racconto a due testimoni d’eccezione, gli artefici diretti ma involontari di quella catastrofe.
Montagna e Fiume ricordano e commentano, svelando il proprio rapporto con tutta la realtà circostante, inclusi gli umani, talvolta irritanti e talvolta splendidi, con i quali hanno però ormai un rapporto indissolubile.
Il quinto volume di "L'anima della Montagna"
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